venerdì, Aprile 26

Trattative per la pace

Dopo la Cina ci prova San Marino

Il presidente Xi Jimping infatti si esprime solo a proverbi

E’ sempre piu’ in salita la strada della diplomazia per cercare di interrompere il conflitto tra Russia e Ucraina. Tra coloro che potevano avere voce in capitolo per sbrogliare la matassa della guerra poteva esserci soprattutto la Cina, quest’ultima in ottimi rapporti con Putin e anche partner commerciale importante dell’Europa ed in genere di tutto il blocco occidentale. Purtroppo pero’ le cose non sono andate come si sperava. Il problema in questo caso e’ stato soprattutto del presidente della Cina Xi Jimping che si e’ reso autore di una forma di comunicazione alquanto discutibile. Il leader cinese, infatti, facendo da intermediario tra la Russia e l’Occidente, si e’ espresso non con frasi normali, semplici e dirette ma con proverbi cinesi pressoche’ incomprensibili per chiunque non abbia dimestichezza con la cultura della Cina. Alla prima richiesta fattagli di dare un suo parere sulla soluzione della crisi infatti Xi Jimping ha risposto: “Spetta a chi ha legato il sonaglio al collo della tigre il compito di toglierlo”.
Attoniti, i partecipanti all’incontro di mediazione per raggiungere la pace hanno poi chiesto, sempre a Xi Jimping come volesse rapportarsi al suo omonimo Usa Biden. E Xi Jimping ha detto: “Certe persone sono come le nuvole, quando si tolgono dalle palle diventa’ una bella giornata”. E poi, ancora: “Muore la pecora, muore l’agnello, muore il bue e l’asinello, muore la gente piena di guai… ma i compiglioni non muoiono mai…”.
Ma non e’ finita. Alla proposta di rinunciare ai propri rapporti commerciali con la Russia per convincere Putin a trattare per la pace il presidente cinese ha detto: “Lo disse Giove, lo confermo’ Nettuno ma gli affari propri… non se li fa nessuno…”.
Infine a Xi Jimping si e’ soffermato sull’importanza di impegnarsi a fondo per la pace e offrire al mondo un futuro migliore, dicendo: “Chi ha un grande cuore lo prende in culo… finche’ non muore…”, e anche: “Ama il tuo prossimo… non questo… il prossimo…”. A questo punto l’ipotesi di azione pacificatrice della Cina e’ saltata. Rimangono bloccate anche le chance per Turchia e Israele, per non parlare di Inghilerra e Stati uniti.
A questo punto si sta pensando ad un paese assolutamente neutrale. E quale Stato e’ da secoli piu’ neutrale della Serenissima repubblica di San Marino? Nessuno. E cosi’ i reggenti si stanno gia’ preparando sia per parlare con Putin in Russia, sia con Zelensky in Ucraina. Anche loro comunicheranno con dei proverbi, ma in dialetto romagnolo, ben conosciuto ai turisti russi e ucraini abituati a trascorrere le loro vancanze a Rimini. Si comincera’ con “L’aqua la fa mêl, e’ ven e’ fa cantê”.
L’acqua fa male, il vino fa cantare. E chissa’ che non si possa arrivare alla pace a forza di bottiglie di Sangiovese… (Pinocchio)

Il presidente cinese

La Repubblica di San Marino